DS3

La mia macchina mi parla

Prima o poi anche le cose migliori devono lasciare il posto alla nuova generazione, nulla è eterno.
Così è successo alla mia gloriosa Volkswagen Golf 3, il suo tempo era finito e con molto rammarico è finita dallo sfasciacarrozze.

Scegliere la sua sostituta è stata un’impresa.

Il panorama automobilistico offre di tutto e di più, dalla piccola utilitaria di cartone che alla prima botta si accartoccia tipo lattina di birra, alla solida familiare funzionale, comoda ma che personalmente trovo sgraziata, ai suv che non riesci a parcheggiare nemmeno se preghi in arabo.

La macchina che cercavo faceva parte del segmento B, quindi le utilitarie moderne da città che possono però supportare anche un lungo viaggio; familiari e suv quindi cassate.

La ricerca si era ristretta di molto, ma questo non mi ha reso più facile l’impresa, anzi.

Budget alla mano, posso permettermi una bella macchinina e allora perché non comprare quella dei miei sogni? Piccola, cattiva, tecnologica, con tutti i confort? Alla fine le contendenti erano tre: Ford Focus 1.6 150 CV Ecoboost, Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbobenzina 120 CV e la Citroen DS3 Sport Chic da 155 CV. Il destino mi ha aiutata molto, ha voluto che trovassi una super occasione per la Citroen: auto aziendale, meno di 2000 km, 1 anno di vita, nera con tetto bianco e navigatore, tutto quello che volevo con un bel guadagno! E’ la DS3 che mi porta in giro ora.

Passare da una Golf del 1996 ad una DS3 del 2010 è stato un mezzo trauma.

Ricordo la prima volta che mi sono seduta al posto di guida, mi sembrava di essere a bordo di un’auto di lusso: cruscotto nero lucido scintillante, luci e lucine arancioni, sedili ergonomici, bottoni ovunque, pedaliera sportiva… era la mia nuova macchina. Tralasciando le super prestazioni alla guida grazie al motore decisamente pronto e vivace (!) è tutta la tecnologia che ruota attorno all’auto che mi ha lasciata a bocca aperta, ero passata dall’analogico al digitale e in più mi ero fatta una nuova amica. Si, perché la mia auto comunica con me, è un’ottima compagna di viaggio, è premurosa, attenta, sicura e sa sempre dove andare e come arrivarci.

Lei mi parla e mi mette in guardia, sempre e a volte è pure irritante:

“Livello carburante basso”.
Barbara per la miseria, mica vorrai spingere? Fai benza no!

“Attenzione ghiaccio”
La temperatura è sotto i 3°, forse è il caso che rallenti, l’ESP e l’ABS non fanno miracoli!

“Prendere la prima uscita”
Se non vuoi passare la tua vita a girovagare, ascoltami!

“Porte chiuse automaticamente”
Ho visto che sei partita, ti chiudo dentro, è una brutta città questa!

“Ti sta chiamando Franz”
Ti abbasso il volume della musica, così lo senti meglio e tu non ti devi sgolare!

“Accensione automatica dei fari”
Visto che sei smemorata e non ti accorgi che è sera, ti accendo le luci, perché se aspetto te!

“Accensione automatica dei tergicristalli”
Piove, ma non lo vedi? E si che dovresti esserci abituata a Milano. Ti aziono i tergicristalli e regolo la velocità, mica vorrai fare un incidente!

“Oscuramento automatico specchietto retrovisore”
Visto che ti voglio bene e ci tengo alla tua vita, ti oscuro lo specchietto retrovisore dato che è sera, così almeno non ti abbagliano e tu non ti schianti!

“Bip, biiip, biiiiiiiip”.
Frena per la miseria! Vuoi rigarmi a tutti i costi? Ma non vedi e senti che sei troppo vicina alla macchina dietro?

“ABS, ABS, ABS”.
Se ti dessi una regolata e andassi un pochino più piano, non sarei costretta a farti lampeggiare sta scritta ripetutamente!

Non me ne fa passare una.
Sono controllata dal momento stesso che poggio il mio regale posteriore sul sedile, fino a quando le faccio la cortesia di non appesantirla…

La mia macchina sembra me, non potevo che chiamarla Babs in effetti, ma tra me e lei c’è una grossissima differenza: io sono priva di sensori.

Mi viene da pensare: ma se per caso, dico per caso, la centralina subisse un danno, un intoppo grosso e il cervello tecnologico di Babs andasse a quel paese, cosa succederebbe a me? Forse nulla, forse tutto, ma il timore mi rimane comunque.

Questo livello di tecnologia applicata alle auto è sicuramente un grosso aiuto.

Con le auto moderne siamo più sicuri, non c’è dubbio, ma non credo acquisterei mai un’auto che si guida da sola e si pilota con uno smartphone, tipo la nuova Audi A6 presentata a Las Vegas in occasione del Consumer Electronics Show 2013. Guardate, parlo di questa, che mi fa venire in mente Zorro quando con un fischio chiamava a rapporto il suo fidato Tornado…

Barbara Catizone

Project Manager & Design Specialist - Specializzata in Web Design, HTML5, CSS & SEO. Appassionata di tecnologia e nuove tendenze. Sito internet: www.graphbabs.com

Posted on by Barbara Catizone · 4 comments

4 comments

  1. Flavio
    - Reply

    Impressionante !!!!!! C’è di buono che così non dovremmo più vedere parcheggi a cazzo, solo che se ti parte la telefonata involontaria ti ritrovi la macchina a Reggio Calabria.

  2. Raffaella
    - Reply

    meravigliose queste auto, ma se poi impazziscono per rapirci e chiedere il riscatto? Ah ah ti immagini…

  3. Barbara Catizone Author
    - Reply

    Mi viene da ridere, ma non così tanto… Presente il progetto Synapse di IBM? Beh, è una nuova generazione di chip per il così detto “cognitive computer”, cioè il computer cognitivo che pensa come un umano…

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